martedì 26 agosto 2008

BOSCOTRECASE STYLE

Sono un provinciale, non posso negarlo.

nacqui 27 anni fa a Pompei, nota a tutti solo per un massacro di inermi ad opera del Vesuvio, e forse per la Basilica.

Sono cresciuto a Boscotrecase, un piccolo paese che conta meno di 15.000 persone, in provincia di Napoli.

Ergo, non potrò mai affermare in piena sincerità in vita mia "sono napoletano", cosa che dovrebbe lasciarmi un pò con l'amaro in bocca, dato che "essere napoletano" a volte viene assurto a status particolarmente gratificante, in quanto identificativo del tipo mediterraneo, simpatico, dalla battuta pronta, legato al folklorismo partenopeo (vorrei aggiungere "e tendente ad essere pregiudicato", ma molti si offenderebbero, chissà perchè*).

Ma tant'è, e mi accontento di essere un nativo del piccolo paesello semi-collinare, dove si produce il lacryma christi e dove i ragazzi passano le giornate in sosta davanti ai 3-4 bar del paese o in una pompa di benzina (che bello!).


Esistono anche altri aspetti interessanti della vita di un paese la cui economia verte principalmente sulla dimensione agricola, per un ragazzo cresciuto sul luogo, e ciòè
  1. poter partecipare alle mattanze di vari tipi di animali (quaglie, galline, piccioni, conigli, financo maiali), principalmente nei periodi di Pasqua e Natale
  2. utilizzare gli ampi cortili caratteristici delle case rurali per umiliare il compagno di giochi di turno con gavettoni, cappottoni, partite a calcio particolarmente violente (dette anche "scartatelle") , e tutte le altre attitudini tipiche dell'incosciente crudeltà fanciullesca. Che bei tempi...
  3. Un freddo boia del nostro paese nei periodi invernali costringe a casa le comitive, le quali organizzano sanguinose partite a "7 e mezzo", "asso che fugge" e "merda", che finiscono quando il "pollo" è stato completamente ripulito.
  4. D'estate, giri esplorativi dei numerosi appezzamenti di terra incolta portano a scoperte di ogni sorta, tipo quella che le lucertole condannate all'impiccagione o al rogo di solito non esprimono un ultimo desiderio qualora venga loro richiesto o che lo sterco di cavallo indurito è un ottimo corpo contundente.
  5. Appena mi viene in mente qualcos'altro di costruttivo, lo aggiungo
A parte l'aspetto ludico della crescita in un paese ancora rurale per certi versi, vi è anche la completa consapevolezza che la tecnologia non arriverà mai al passo coi tempi, per cui le linee adsl saranno sempre funzionanti poco o niente, e i tempi proibitivi del download di un film porno costringeranno l'adolescente a poche pippe (rispetto alla media nazionale) e quindi all'arrivo della cecità solo in età avanzata**.

In definitiva, non scherzo nel dire che sono orgoglioso delle mie origini Boscotrecasesi, e vi spiegherò il perchè nei prossimi post, contrassegnati dall'etichetta "Buosc Pride"



*con tutti i pregiudicati che siedono in parlamento a 20.000 euri al mese, mi sembra un qualcosa di cui potersi fregiare, no?
**non è solo un luogo comune quello che la masturbazione porti a problemi di vista, è per questo che esistono Playboy in braille, per gli irriducibili.

lunedì 25 agosto 2008

TUTTI A CASA

Si sono concluse con un enorme successo le XXIX Olimpiadi dell'era moderna, disputatesi a Pechino.

Questa rassegna a cinque cerchi verrà ricordata per tante cose, tra le quali di sicuro:

  1. Un velocista non statunitense vince entrambe le gare di atletica (100 e 200 metri piani), e festeggia prendendo per il culo gli atleti a stelle e strisce fino alla saturazione
  2. Un solo nuotatore becca la bellezza di 8 (prego, si legga OTTO) medaglie d'oro, record di tutti i tempi, in molti credono davvero incancellabile (a meno che non si scopra che Phelps prima di ogni gara abbia pippato un etto di coca, a quel punto mi sa che dovrebbe restituirne ben più di una, di medaglia), tanto da far diventare il sangue amaro a Mark Spitz, la cui unica consolazione è quella di sapere che prima o poi anche Michael Phelps soffrirà di prostata
  3. La prima olimpiade con casi di doping equini (lo so, ne ho gia parlato, ma non ne ho mai abbastanza, non faccio altro che ripetermi "cazzo, cavalli dopati col peperoncino!*")
  4. Il massimo dello spirito olimpico, con un atleta che tira un calcio in faccia all'arbitro per ripicca
  5. Mughini che una volta ogni tanto non è chiamato a esercitare opinioni su un evento sportivo, Alleluja! (a meno che non sia andato sul satellite per qualche rete privata che lo ha pagato con una fornitura di vestiario scrauso e ridicoli occhialetti simil-osso come solo lui sa indossare, allora me lo sono perso)
Io non posso far altro che ricordare l'incontro tra il nostro pugile Cammarelle e il cinese Zhang Zhilei, valso l'oro al nostro atleta

Mammamia, quante ne ha prese il cinese, ma quante...




*pensate che divertimento: per farli saltare di più il peperoncino, ad occhio e croce, glielo facevano assumere per via rettale...magari però uno dei medici si è sbagliato e glielo ha dato per bocca, facendolo funzionare così da afrodisiaco anzichè da stimolante, finendo così inchiappettato dal cavallo stesso!!!