lunedì 15 settembre 2008

HANCOCK

Film con Will Smith.

Non saprei aggiungere altro...

Anzi, qualcosa da dire c'è...

Protagonista che non si discute, Will Smith non appare così prorompente dai tempi di "Alì": in questo film gli viene inquadrato il culo ogni tre riprese, perfino con i vestiti logori e bruciati addosso che mostrano al pubblico femminile i glutei dell'attore di colore (ipocrite, abbiate il coraggio di ammettere che è l'unico motivo per il quale, improvvisamente, vi è venuta la passione per i film d'azione...Il "pacco" della buonanima di Christopher Reeve insegna).

Effetti speciali a profusione, nel cast figura anche una magnifica Charlize Theron (difficile saperlo che ci fosse senza aver visto il film, poiché nel trailer appare per si e no 3 fotogrammi), la quale giustifica il prezzo del biglietto per una pellicola della quale, a dire la verità, non si percepisce l'anima, una trama scontata per il suo manicheismo e qualcosa di noioso dall'inizio del secondo tempo in poi...

Non si capisce, eppure di ghost writer per sceneggiature più che decenti Hollywood ne è piena...

Ma...Aspetta un momento...Fammi pensare...

Hancock è un eroe che viene detestato perché per salvare il popolo dall'oppressione del male fa molti danni, (tira giù cartelloni pubblicitari, scortica l'asfalto delle strade, ciancica fiancate di palazzi), ma alla fine si riabilita facendo capire che fa tutto in buona fede, riuscendo a mettere d'accordo giustizialisti e pacifisti...

Bella la scena in cui una poliziotta che interviene per sventare una rapina viene salvata da Hancock, e la giornalista presente sul luogo della sparatoria ci tiene a precisare che "l'agente di polizia in questione è vedova di un militare morto in Iraq" (...'cazzo c'entra in tutto ciò?dov'era il bisogno di sottolineare questa informazione?)

Alla fine, Hancock dalla cima di un monte veglia sul mondo, spiccando il volo assieme ad una grande aquila...

Uhmm... Aspetta un attimo... vediamo... un eroe detestato perché apparentemente fa danni per proteggere il suo popolo... poi richiede uno sforzo di comprensione ai suoi concittadini... la vedova del militare morto in Iraq... La "Grande Aquila"....

Uhmm...

Mi sa che, più che un film, è una metafora...

Magari manca la parte importante: le Armi di Distruzione di Massa usate per giustificare tutti i danni fatti finora da questo eroe...

Resta solo da vedere come l'eroe riuscirà a convincere tutti che sta facendo la cosa giusta (io una mezza ideuzza me la sono fatta, ma mi vengono i brividi solo a pensarci)...

A buon intenditore...

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