mercoledì 20 agosto 2008

AMERICAN GANGSTER

Il maestro Ridley Scott imbastisce una pellicola che diverrà storia del cinema (tanto per cambiare).

Frank Lucas è il braccio destro di Bumpy Johnson, gangster caporione di Harlem.

Bumpy crepa in un negozio di elettrodomestici e Frank (Denzel Washington) se ne duole particolarmente, essendo costretto ad ereditare il ruolo di boss di un quartiere, con tutti i fastidi che ne derivano (soldi a palate da incassare provenienti da estorsioni, prostituzione e droga).

Trova anche il tempo di organizzare un mega traffico di droga dal Vietnam, dove suo cugino, militare dell'esercito USA, ha aperto un bordello e mantiene contatti con i maggiori fornitori di eroina di Saigon (complimenti, davvero una famiglia di brave persone!).

Per far arrivare gli stupefacenti in America, però, deve corrompere funzionari di dogana, ufficiali dell'esercito, militari, politici e poliziotti della narcotici, ma lo fa di sua iniziativa, cosa credete (era una prassi inusitata fino a quel momento, evidentemente*...).

Sulla sua strada irrompe però il detective Roberts, interpretato da un Russell Crowe che dismette i panni del Gladiatore e sempre per Ridley Scott veste quelli di poliziotto ligio al dovere, aspirante procuratore distrettuale e dalla vita privata a pezzi (davvero molto originale come ruolo, non ho mai visto un soggetto del genere in un poliziesco, complimenti allo sceneggiatore!**).

Roberts con le sue indagini solleva il coperchio di una pentola piena di putrida corruzione, becera violenza e istituzioni al servizio della malavita (ed un pò d'aglio, che fa sempre bene alla circolazione).

Finale scoppiettante, con molti arresti nella sezione narcotici della polizia, dove la maggior parte degli agenti erano stati comprati da Lucas ed i suoi loschi soci.

Resta da vedere che fine hanno fatto i processi per questi figuri (Scuola Diaz docet).




*se non l'avete capito, sono sarcastico
**naturalmente, come sopra

1 commento:

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